SARTIERI 1931 nasce l’Atelier del vino in Oltrepò Pavese
Casteggio, 27-11-2020. In Oltrepò Pavese nasce una nuova realtà vinicola con oltre 100 anni di esperienza. No, nessun errore, la storia è lunga e avventurosa e ci porta alla fine del 2020 a salutare un’identità nuova e anagraficamente giovane, con le radici profondamente piantate nella tradizione di due famiglie omonime di Casteggio, i Saviotti.
Sembra l’inizio di un romanzo e forse non siamo troppo lontani dalla realtà
visto che i fatti della vita e della storia d’Italia hanno via via influenzato i destini dei protagonisti della nostra vicenda. Ma andiamo in ordine e presentiamo Sartieri 1931 a partire dal suo claim “Atelier del vino in Oltrepò Pavese”: l’idea è quella di legare la produzione del vino all’alta sartoria e alla creazione su misura, tramite un’appassionata ricerca e calibratura dei vari elementi, a un’attenzione al dettaglio davvero unica, per creazioni espressione di stile ed eleganza. In sostanza, il vino Sarteri 1931 è come il completo elegante che vi accompagna nelle cene formali, il foulard di seta da indossare alle cene di famiglia e il vestito luccicante che vi rende protagonista della festa.
Sartieri 1931 presenta una gamma di vini piuttosto ampia
9 etichette, tutte vinificate in purezza, che raccontano le potenzialità enologiche e la trama del terroir da cui nascono, i vigneti di famiglia localizzati nel cuore dell’Oltrepò Pavese, a Borgoratto Mormorolo, in località Cà del Sarto.
Le bottiglie raccontano, a partire dai nomi e dalle etichette, il lavoro della sarta, quella Zia Zelinda che si trasfigura in “Dama Célinde” e a cui è dedicata la Bonarda. Troviamo poi diversi tessuti, dallo “Zefir”, che è anche un fresco vento estivo e identifica il Riesling Renano, al “Madagascar”, un tessuto di seta grezza con rimandi esotici legato al Cabernet Sauvignon e oltre fino al “Caban”, la giacca dal fascino senza tempo che riflette l’armonia del Pinot Grigio. Ricorrono poi altri termini legati alla sartoria, come “Suit”, il completo giacca e pantalone formale per la Croatina; “Figurino”, il disegno dell’abito che concretizza su carta l’idea creativa, per un Merlot rotondo e voluminoso. Non poteva mancare, per il Barbera, vino di punta dell’azienda, il nome “Tuxedo”, la giaccia da uomo per eccellenza, elegantissima e attillata, da indossare rigorosamente dopo le 18. E le bollicine? Ci sono anche quelle, entrambe da uve pinot nero al 100%: dallo Spumante Metodo Classico “Première”, dal nome della sarta di haute couture che traduce in abito l’idea creativa dello stilista, ad “Allure”, eleganza e tentazione racchiuse in una bottiglia particolarmente seducente che custodisce il Metodo Classico Rosé.
Qual è dunque il fil rouge che lega i vini Sartieri 1931 al mondo della sartoria?
Ce ne sono almeno due, il più importante essendo la ricerca di prodotti accuratamente rifiniti, eleganti e che mostrino la trama sottostante del territorio, delle uve e della mano dell’enologo, oltre all’idea creativa della famiglia Saviotti. Il secondo è quello della storia familiare, che vede appunto protagonista una donna, Severina Saviotti, detta Zia Zelinda, abile sarta e collante di una famiglia provata dalla guerra, ma innamorata del vino e della sua terra. E anche oggi la titolare dell’azienda è una donna, Enrica Saviotti, che ha raccolto insieme al marito Mario e al figlio Valerio l’eredità familiare per aprire un nuovo percorso.
Ma l’atelier del vino non è solo nella mente e nei desideri della famiglia Saviotti
ha preso forma anche in un nuovissimo enoteca-bistrot a Casteggio, proprio all’ingresso del paese, offrendo ai visitatori diversi percorsi di visita e degustazione alla scoperta del terroir dell’Oltrepò Pavese, dei vini Sartieri 1931 e dei sapori locali.
E’ possibile infatti prenotare, direttamente dal sito oppure tramite contatto diretto con l’enoteca, diverse tipologie di degustazioni e aperitivi, sempre accompagnati da una selezione gastronomica abbinata alle caratteristiche dei vini scelti. Disponibile anche la scelta di voucher regalo per offrire un’esperienza unica.
A proposito di regali, la sartorialità dei vini Sartieri 1931 si esprime anche nella possibilità di personalizzare il cofanetto da una bottiglia, creato con la massima attenzione e cura nei dettagli, scegliendo il colore del nastro e, soprattutto, le iniziali da imprimere sull’etichetta che lo impreziosisce.
Dall’e-commerce, è possibile acquistare i vini, i cofanetti regalo e le degustazioni presso l’enoteca.
I numeri di Sartieri 1931
L’Azienda Agricola Sartieri 1931 può contare su 40 ettari di terreno, di cui 20 vitati, nel comune di Borgoratto Mormorolo.
Le vigne sono state impiantate in periodi diversi, dal 1978 al 2018.
I vitigni presenti sono: barbera, cabernet sauvignon, croatina, merlot, pinot grigio, pinot nero, riesling renano.
Le bottiglie prodotte sono circa 30.000/anno, con una potenzialità di 100.000, destinate per circa il 30% all’estero, con priorità ai mercati anglosassoni in Europa e Nord America, per poi rivolgersi a Russia, Giappone e Cina.
Un po’ di storia
I vigneti Sartieri sono stati impiantiti nelle terre dell’Oltrepò Pavese nel tardo Ottocento e da quel momento si tramandano nelle famiglie Saviotti.
Negli anni ’20 i due amici omonimi Ernesto Saviotti e Paolino Saviotti, decidono di unire il loro lavoro e organizzare l’azienda secondo una visione più imprenditoriale: integrano gli impianti, aumentano la produzione e allargano il commercio fuori dalla regione.
L’arrivo della guerra pretende la partenza di Ernesto per il fronte mentre Paolino viene richiamato da gravi problemi famigliari.
La distanza dei due fondatori ma soprattutto i disagi e la paura diffusi dalla guerra, provocano la sospensione dell’attività vinicola. A casa rimane solo Severina (per tutti Zia Zelinda), sorella di Ernesto, meno portata per il commercio del vino ma con una grande abilità come sarta, che in pochi anni la guiderà nell’aprire un vero e proprio laboratorio.
Quando la guerra finisce, Ernesto torna a casa, dove Paolino aveva già riavviato la produzione vinicola.
L’attività vinicola e quella sartoriale iniziano ad influenzarsi vicendevolmente, Ernesto e Paolino, infatti, fanno propria la dedizione di Zelinda, la sua attenzione per i dettagli, la sua cura per le finiture, la sua intraprendenza negli accostamenti, ma soprattutto il desiderio di vedere negli occhi dei clienti la stessa felicità e soddisfazione che hanno quando indossano le sue creazioni.
Nel 1975 Ernesto e suo figlio Mario decidono di costruire una nuova cantina più grande ed efficiente. I lavori terminano due anni dopo ma, nel 1979, una frana danneggia gravemente l’edificio. Nell’80 cominciano i lavori di ricostruzione, ed Ernesto e Paolino si uniscono, non più solo dal punto di vista commerciale, ma anche famigliare, con il matrimonio dei loro figli Mario e Enrica.
Alla fine degli anni’80 una seconda frana travolge la cantina e la casa: i danni sono enormi e la famiglia decide di trasferirsi a Casteggio, sospendere l’attività vinicola, e mantenere solo i vigneti.
Gli anni duemila vedono il ritorno in azienda di Vitale Perucchini
grande amico della famiglia Saviotti, che dopo lunghi anni trascorsi a Milano e all’estero decide di tornare in Oltrepò Pavese, terra natìa della madre. Vitale mette a disposizione dell’attività la sua grande esperienza manageriale e la sua mentalità meneghina e insieme a sua nipote elabora un progetto di ricostruzione dell’azienda.
Vitale oggi non può vedere la sua opera completata e Sartieri 1931, riportando il suo anno di nascita, vuole onorare la sua grande esperienza di industriale, uomo di mondo e pilastro nella famiglia Saviotti.
Oggi Enrica, Mario e il loro figlio Valerio, affiancati da un giovane enologo della zona, sono protagonisti di un’azienda rinnovata in tutto, tranne che nei valori…. quelli li hanno conservati intatti.
Trasformazione, collaborazione e cooperazione all’insegna di un territorio unito
Attualmente il processo di trasformazione non è ancora completato, in quanto la famiglia Saviotti si è prefissata nei prossimi anni di portare l’intera produzione presso la nuova sede di Casteggio (PV), dove oltre 5000 Mq di superfice industriale attualmente dismessa, vedrà nuova luce nella realizzazione dell’intera linea vini Sartieri 1931. Attualmente si ringraziano le cantine Isimbarda, con l’enologo Daniele Zangelmi e l’azienda Defilippi Fabbio – I Gessi, con l’enologo Federico Defilippi, per il supporto logistico e produttivo dei vini Sartieri 1931.
La Famiglia Saviotti ritiene la collaborazione fra le aziende un pilastro fondamentale per la crescita dell’intero territorio dell’Oltrepò Pavese.
Per info:
Michela Cimatoribus
Rossi&Bianchi
Via G.B. Bertini, 11
20154 Milano
Tel. 3485241239